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📝 Oggi ho protocollato un’interpellanza alla Giunta Regionale sul nuovo regolamento di Polizia Urbana del Comune di Sassuolo.
In un periodo così drammatico, dove purtroppo tanti saranno i nuovi #poveri e tante famiglie potranno trovarsi in situazioni di indigenza ci si aspettano ben altre risposte da un’amministrazione comunale degna di questo nome. Invece di commentare proposte e soluzioni per affrontare l’emergenza incombente e aiutare chi ha bisogno, ci troviamo a leggere provvedimenti non solo inutilmente persecutori verso chi si trova in una situazione di #indigenza (con inquietanti richiami a liste e registri dove mettere all’indice i mendicanti), ma anche lesivi verso chi pratica #solidarietà e #carità.
👇 Di seguito, se vi va, potete leggere l’intero testo dell’interpellanza 👇
📌 Premesso che
– La solidarietà è un valore di rango costituzionale sancito anche nei principi fondamentali della Carta;
– L’attuale situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19, può generare un possibile aumento esponenziale di persone in stato di povertà, che va fronteggiato con misure urgenti e significative, a partire da quelle messe in campo dalle istituzioni nazionali e regionali;
📌 Considerato che
– Nei giorni scorsi il Comune di Sassuolo ha approvato un nuovo regolamento di Polizia Urbana che, oltre a punire le condotte di “accattonaggio molesto”, prevede inoltre sanzioni sia nei confronti di chi chiede semplicemente l’elemosina senza infastidire nessuno, sia di chi compie il gesto di donare danaro o generi di conforto, alimentari, vestiario e altre simili utilità, colpendo così l’atto solidale in sé;
– Nel mutato quadro sociale, caratterizzato da fenomeni di povertà diffusa e da problemi sociali rilevanti, appare irragionevole, oltre che disumano, sancire l’illecito penale della mendicità, poiché il bene giuridico della tranquillità pubblica non può ritenersi posto in pericolo da una mera richiesta di aiuto;
– La compassione non può essere considerato in nessun modo reato, anzi costituisce un valore umano che anche i padri costituenti hanno voluto mettere a fondamento della nostra democrazia e della nostra Costituzione;
– a chiedere l’elemosina sono sempre più spesso persone che hanno semplicemente perso il lavoro e che sono finite in situazione di disagio sociale perché prive di qualsiasi reddito;
– la Caritas Diocesana di Reggio – Guastalla ha stigmatizzato tale provvedimento, che implica la discriminazione di una parte di popolazione e alimenta le disuguaglianze, e ha sottolineato come queste scelte rischiano di aggravare la diffusione di una cultura negativa e una diffidenza generalizzata verso chi si trova in una situazione di bisogno;
– È viceversa necessario distinguere chi è costretto all’accattonaggio, perché in una situazione di vero e proprio sfruttamento o vittima del racket delle elemosine, da chi chiede qualcosa per sopravvivere.
– il capogruppo della Lega in consiglio comunale ha riferito, sulla base di sue informazioni acquisite in municipio, della inaudita possibilità di dare vita ad a un registro dove annotare chi fa l’elemosina, che lede ogni diritto alla privacy e rende ancora più persecutorio il provvedimento comunale.
📌 Considerato inoltre che
– Dovremmo far fronte ad un’inevitabile nuova crisi economica con gravi conseguenze e impoverimento di tante famiglie;
– La povertà rischia di diventare un problema organico e va affrontata con soluzioni complesse e non semplificazioni come quelle alla base del provvedimento del Comune di Sassuolo;
📌 Ritenuto che
– Occorre evitare di fare la guerra ai chi vive situazioni di fragilità, evitando atteggiamenti ritenuti ingiusti e inutilmente persecutori verso chi versa in condizioni di povertà;
– Le opere di carità sono connaturate alla natura umana e non andrebbero multate;
📌 Interpella la Giunta Regionale per sapere
– Se sia a conoscenza di provvedimenti analoghi posti in essere da altri Comuni del territorio regionale;
– Quale sia la sua opinione sul provvedimento del Comune di Sassuolo, lesivo dei principi solidaristici della carta costituzionale e della dignità delle persone, che oltre che colpire i bisognosi, colpisce anche coloro che in autonomia decidono di donare qualcosa alle persone sofferenti
– Quali provvedimenti intenda assumere, anche in raccordo con lo Stato e gli Enti locali, affinché le persone meno abbienti possano trovare risposte alle primarie necessità e non essere colpite viceversa da provvedimenti illegittimi e discriminatori.