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Febbraio 24, 2021UNA STAGIONE POLITICA NUOVA
Il nuovo Governo Draghi apre una prospettiva politica differente. Anche se ancorato a un Parlamento che non rispecchia più il peso attuale delle forze politiche (penso soprattutto ai 5 Stelle), questo Governo ha un largo consenso e va nella direzione auspicata da tempo da Azione. E cioé un Governo serio e autorevole, guidato da una figura competente e stimata a livello internazionale, con altrettante figure di spessore in molti Ministeri chiave.
È il migliore dei Governi possibili? Certamente no, ma a mio avviso abbiamo fatto un passo in avanti incredibile rispetto all’armata Brancaleone del Governo Conte. Si può aprire una stagione politica nuova, si può pensare a un futuro dove competenza e merito riprendano il giusto valore. Dove siano rappresentate in modo adeguato quelle forze politiche che ragionano e che costruiscono, che danno spazio alle idee e a chi ha voglia di impegnarsi davvero.
Dove diventi protagonista del dibattito pubblico non chi urla o chi fa più dirette Facebook, ma chi coltiva una visione di lungo termine, che tenga insieme sviluppo economico e ambiente, libertà e doveri, attenzione a chi ha meno o chi è in difficoltà, pari opportunità. E che metta al centro i giovani, per davvero!
STIAMO CRESCENDO
Noi di Azione stiamo crescendo. E stiamo consolidandoci come proposta chiara, seria e credibile nel panorama politico. Abbiamo un numero di iscritti importante e siamo ormai stabilmente il sesto partito a livello nazionale, con oltre il 4% dei consensi (il 4,3% secondo l’ultimo sondaggio SWG di La7 di lunedì scorso). Senza contare il 2,1% di cui è accreditata +Europa e il valore in crescita di tutte le altre forze liberal democratiche a noi affini, che spinge il nostro bacino potenziale ad oltre il 16%.
Ci vuole pazienza, tanta pazienza. Ci vogliono costanza e insistenza. Dobbiamo trasmettere a chi ci sta intorno la nostra convinzione e la nostra passione. E sono sicura che questa sia la strada giusta per continuare a crescere.
PARLIAMO IL LINGUAGGIO DEI GIOVANI
I principi fondamentali del nostro partito stanno incontrando sempre più il favore della società e soprattutto dei giovani. Sono tanti i temi che nell’agenda di Azione che vogliamo affrontare con uno sguardo diverso dal solito, più attento e curioso, fresco e pieno di energia. Proprio quello che i giovani possono avere.
Come dicevo prima, Azione è un partito nato proprio dalla necessità di mettere al centro dell’attività politica la competenza, la serietà e l’esperienza. Dopo poco più di un anno, è sotto agli occhi di tutti quanto ci sia bisogno urgente di questo tipo di approccio per superare le difficoltà del momento ma anche per attrarre sempre più teste pensanti che decidono – con grande impegno e coscienza – di occuparsi di quella meravigliosa forma di impegno civile che si chiama politica attiva.
CONTINUIAMO A STUDIARE E PROPORRE
Azione è innanzitutto un metodo di lavoro, un modo di agire. Che è quello della competenza, della fatica, dello studio e poi – e solo poi – della elaborazione di una proposta e del confronto politica per imporla e realizzarla. Bandendo slogan e semplificazione. Entrando sempre nel merito delle questioni, anche se costa tempo e fatica. Provando a uscire dalla logica del consenso immediato a tutti i costi.
Vi invito a proseguire questo percorso politico fatto di serietà, coerenza, lucidità. Di piccoli passi che si tramutano in grandi conquiste. Di lungimiranza che diventa saggezza e costruzione di un futuro fatto di più opportunità e più lavoro.
METTIAMO A TERRA LE IDEE
Ambiente, lavoro, formazione, digitalizzazione, diritti… Stiamo elaborando un programma sempre più articolato che ha come obiettivo migliorare la vita dei più giovani in diversi ambiti. Ma vogliamo al tempo stesso mantenere sempre uno sguardo allargato, perché non esistono barriere o comparti stagni. Esiste una comunità di persone di ogni età ed estrazione sociale che deve trovare un equilibrio, deve soprattutto condividere valori e priorità, deve riuscire a coniugare una sintesi tra diritti e doveri di ognuno.
Tutte le nostre proposte non devono però rimanere sulla carta. Ognuno per le proprie possibilità e ruoli e nei propri contesti territoriali deve darsi concretamente da fare per mettere a terra le nostre idee.
Alcune questioni sono ovviamente di pertinenza del Governo centrale e del Parlamento, e in quelle sedi saranno in primis Carlo e Matteo a farsi portavoce delle nostre istanze. Ma ci sono anche tante piccole e grandi possibilità che dal livello comunale a quello regionale possiamo provare a realizzare.
Voglio dare in questo senso il mio contributo diretto. Proporrò per esempio nelle Commissioni della Regione Emilia-Romagna nuove modalità per potenziare e finanziare con ulteriori contributi gli Istituti Tecnici Superiori, in un territorio affamato di competenze tecnologica che sono linfa vitale per le nostre imprese.
C’è anche tanto bisogno di aprire le nostre menti e pensare sempre più global: ecco perché penso che la Regione Emilia-Romagna dovrebbe promuovere e potenziare ancora di più i programmi di scambio e le esperienze formative all’estero, con incentivi efficaci per garantire il ritorno in Italia.
Stiamo diventando giocoforza sempre più digitali, per necessità ma anche per praticità di raggiungere e dialogare con tutto il mondo. Ecco perché vorrei che la mia Regione sostenesse ancora di più la crescita delle infrastrutture tecnologiche e digitali, a cominciare ovviamente dalle scuole.
Tre progetti che fanno già parte del nostro programma, e che vorrei cominciare a vedere realizzati, proprio grazie al nostro lavoro e alla nostra attività politica. Facciamo sì che le nostre idee diventino best practice, che azioni che riteniamo giuste e opportune possano essere condivise ed emulate in tante realtà.