Grazie Carlo Calenda per l’entusiasmo e l’incoraggiamento di ieri sera ai Giardini del Baraccano a Bologna, per la presentazione de #iMostri.
Luglio 28, 2020Ieri è stata una giornata tosta !
Luglio 29, 2020La politica della concretezza
di Giulia Pigoni
Faccio politica da quando sono una ragazzina: ho iniziato a 16 anni. Merito di papà, che quasi per osmosi mi ha trasmesso una passione genuina e profonda: seguirla e coltivarla, per me, è stato davvero naturale, direi inevitabile. Concepisco il mio impegno politico come dovere morale e come atto d’amore. Prendendo in prestito le parole di Don Sturzo, anche per me “la politica è vita nel senso più completo della parola”.
È vita perché il mio concetto di bella politica – che è spesso anche fatica, ascolto, studio, discussione, mediazione, confronto – ha il potere enorme di migliorare ogni aspetto del vivere umano, della collettività. Penso ad alcuni degli ambiti nei quali, prima nel mio Comune, Sassuolo, e poi oggi in Regione mi sono occupata in prevalenza: istruzione, formazione professionale, sanità, lavoro, cultura, sport. Ambiti che contraddistinguono la quotidianità di tutti. Aspetti che, a seconda di come vengono gestiti proprio dalla politica, a tutti i livelli, influenzano la qualità delle nostre vite. Io ci credo, convintamente, fortemente. Anche quando fatico o fallisco, mi ripeto: questa è la mia strada, questo è il modo giusto di occupare il mio tempo, di spendere le mie energie, di dare un contributo.
Politica è raccogliere idee, progetti e proposte per dare una nuova prospettiva, parlando alle persone in modo serio, competente, concreto e accessibile: e quello che cercavo in una formazione politica, persone affini al mio modo di pensare e di agire sono esattamente ciò che ho trovato in Azione, con Matteo Richetti e tanti altri amici con i quali sto condividendo la crescita di questo nuovo movimento. Una sintonia immediata e potente, nella quale vedo ampi margini di sviluppo per dare rappresentanza e soprattutto fiducia a una larga fetta di cittadini.
Ho l’onore di essere stata, lo scorso gennaio, la prima consigliera regionale di Azione eletta in Italia e ne sento tutta la responsabilità ma anche l’orgoglio. Tante battaglie ci attendono, ma alcune le abbiamo già portate in porto e di questo sono particolarmente soddisfatta.
Ho già portato in aula e nelle commissioni della Regione Emilia-Romagna quelle che ho percepito come urgenze prioritarie: riaprire al più presto le scuole e ripartire con la didattica in presenza, un impegno concreto a sostegno della sanità (anche non in tempi di pandemia) e di grande attenzione alle imprese, un sostegno concreto ai lavoratori autonomi, un aiuto supplementare a tutti quei settori più sofferenti (come ad esempio chi organizza eventi o chi lavora nella cultura).
Ho portato in Regione, ad esempio, la sacrosanta rivendicazione contro l’imbuto formativo, ottenendo un successo rapido e dalle proporzioni inattese. La Commissione regionale Politiche per la Salute e Politiche sociali ha infatti approvato all’unanimità la risoluzione che ho presentato come prima firmataria per chiedere alla Giunta di garantire più borse di studio per i laureati in Medicina e Chirurgia ai corsi di specializzazione, oltre alla revisione dei meccanismi per rafforzare il sistema emiliano-romagnolo.
Prima, nel complicatissimo periodo dell’emergenza sanitaria e del lockdown, ascoltando l’appello accorato – anzi direi quasi disperato – di tantissimi imprenditori e delle parti sociali (sindacati e associazioni datoriali in primis) ho svolto nei confronti del Presidente Bonaccini un pressing costante affinché venissero riavviate presto in totale sicurezza quelle attività economiche chiuse da mesi e che rischiavano di non riaprire mai più. A partire dal distretto ceramico di Sassuolo, che rischiava oltretutto di perdere per sempre quote nei mercati internazionali a favore dei competitor internazionali che non si sono mai fermati o che sono ripartiti molto prima.
Da subito sono stata in prima linea nel chiedere risposte concrete e urgenti sul tema dei centri estivi e sulla gestione dei bambini: la Regione Emilia-Romagna ha dettato la strada, inviando al Governo una proposta condivisa con esperti e Comuni, per ripartire già a giugno in piccoli gruppi e in condizioni di sicurezza.
Ancora: ho portato in Assemblea regionale una risoluzione a mia prima firma, che impegna la Giunta Regionale a intervenire efficacemente sul sostegno alla famiglia, riservando un’attenzione particolare al supporto alla natalità con adeguate risorse economiche, inclusi ulteriori strumenti di detrazione che mirano a sostenere genitori e futuri genitori e a implementare adeguati strumenti di conciliazione che consentano di non rinunciare alla continuità dell’occupazione, soprattutto femminile.
Non è certo tempo di fare bilanci, ma di spingere e rimboccarsi le maniche per costruire insieme una Regione ancora più efficace e al servizio dei cittadini. Lo farò insieme al gruppo di Azione, che diventa anche nei territori sempre più nutrito. Lo farò non risparmiando critiche e pungoli alla Giunta regionale, quando necessario, e lo farò portando quel contributo costruttivo, serio e responsabile e quello spirito di servizio che caratterizzano il nostro movimento.