Ci accorgiamo ogni giorno di quanto sia fondamentale dare risposte concrete, rapide ed efficaci ai cittadini: per farlo, servono istituzioni pubbliche funzionali e al passo coi tempi.
Ecco perché – nel nuovo contesto economico e sociale – credo sia opportuno per la
Regione Emilia-Romagna aggiornare la propria proposta di autonomia: migliorando la capacità di governance del sistema territoriale e del sistema Italia nel suo complesso, incrementando l’efficacia delle politiche sul territorio, potenziando programmazione e investimenti.
Dobbiamo rimuovere a ogni costo lungaggini e divergenze ideologiche che ostacolano cambiamenti urgenti e improrogabili. Per questo penso sia necessario rimandare a tempi migliori le tematiche più divisive, senza che queste blocchino l’intero processo!
Cominciamo dalla condivisione di una nuova legge quadro, che tenga insieme tutte le parti coinvolte: Enti locali, forze economiche e sociali, commissioni, Assemblea, coinvolgendo anche il Parlamento fin dalle prime fasi per assicurare sintonia tra Regioni e Governo.
Una maggiore autonomia della Regione Emilia-Romagna significa essere ancora più efficaci nel definire politiche e azioni per il nostro territorio: penso per esempio a una decisa accelerazione sul fronte degli investimenti pubblici e privati, a cominciare dai due grandi temi transizione ecologica e digitale, che avranno a disposizione ingenti risorse stanziate dall’Unione europea e dal Governo, nonché dalla Regione stessa.