Alluvione, dalla Premier solo promesse: servono subito risorse per la ricostruzione
Agosto 23, 2023“Meritare l’Europa”: tavolo di lavoro sulla violenza contro le donne
Settembre 7, 2023Le notizie che riporto qui sono diverse tra loro, non hanno la stessa gravità. Non posso nascondervi, però, che io le percepisco come collegate, come se ci fosse un filo rosso con cui, in qualche assurdo modo, l’una spiega l’altra.
A #Caivano, nel napoletano, due cuginette di 13 anni sono state violentate da sei ragazzi minorenni ed un maggiorenne. La notizia è raccontata con una scioccante quanto apparentemente incontrovertibile accettazione: quella zona periferica e semiabbandonata è stata sfondo e palcoscenico di molteplici violenze negli ultimi anni. Le ragazze sono state allontanate, dal paese e dalle famiglie.
Il Presidente della Federcalcio spagnola Luis #Rubiales, durante la consegna delle medaglie per la vittoria dei mondiali femminili, ha baciato a favor di telecamera la giocatrice Jennifer #Hermoso. Un bacio evidentemente non consensuale.
A #Palermo un’altra violenza sessuale di gruppo. Il branco, tutti tra i 18 e i 22 anni, ha convinto una diciannovenne a bere fino a non avere più capacità di opporsi, per poi trascinarla in una strada vicina alla Vucciria e violentarla con tanto di video resi virali. L’unico minorenne, all’epoca dei fatti, era stato trasferito dal carcere ad una comunità di recupero perché durante la confessione era parso pentito. Dopo tre giorni è stato mandato dal gip nuovamente all’istituto penitenziario dato che ha postato diversi video su tik tok in cui si vanta della violenza stessa e di quante ragazze lo corteggino.
A #Torino una palestra ha installato orinatoi a forma di bocca di donna nei bagni degli uomini.
A #Firenze sono stati assolti i due ragazzi, accusati di stupro di gruppo, per aver erroneamente interpretato il consenso della presunta vittima nella situazione in cui lei, ubriaca, non era nelle condizioni di comunicarlo.
A Ferragosto in #Sardegna, la cena a buffet di un hotel si è conclusa al tavolo dei dolci, al centro del quale si trovava una donna, interamente cosparsa di cioccolato, tra torte e pasticcini.
Episodi diversi, certo. Gravità e contesti diversi, certo. Ma un unico filo rosso che li collega: la convinzione che, in fondo, con le #donne puoi fare quello che ti pare.
Nella rabbia, costruiamo insieme la strada per il futuro: educare al rispetto, educare alla parità.