Era dai tempi di San Paolo sulla via di Damasco che non assistevamo a una conversione così radicale e repentina. I Cinque Stelle invertono il senso di marcia e si scoprono, finalmente, grandissimi sostenitori della didattica in presenza.

Non mi meraviglia affatto la mancanza di coerenza – nota Giulia Pigoni – e certe idee che mutano più velocemente di un DPCM. Non mi sorprende più nulla di chi prima è contro all’Europa poi diventa alfiere dell’europeismo. Di chi governa con Salvini, poi con il PD e domani, chissà, con la signora Mastella o Tabacci, pur di non andare a casa. Non mi stupisce niente. Ma mi fa arrabbiare che i Cinque Stelle, con in prima fila la Ministra Azzolina, sono coloro che hanno colpevolmente ritardato e complicato il ritorno in sicurezza dei nostri ragazzi a scuola 

Nei mesi passati non si è fatto abbastanza per riorganizzare adeguatamente le scuole. Diversi istituti non dispongono delle attrezzature necessarie. Un esempio: la mancanza di impianti per il ricambio e la pulizia dell’aria. 

Soltanto pochi mesi, la Ministra Azzolina aveva pochi dubbi: “La DAD non può essere più opzionale. È un obbligo”. “La DAD consente di mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza e di combattere il rischio di isolamento e di demotivazione”. E ora? “La DAD non funziona più, sono preoccupata”. Le fa eco anche la consigliera regionale Piccinini, che oggi sostiene “l’assoluta necessità di lavorare perché al più presto possibile la scuola possa tornare ad essere svolta in piena sicurezza con la didattica in presenza per tutti”.

Le attività economiche e le scuole sono i motori pulsanti di ogni Paese. Mi unisco quindi, in coerenza con le mie convinzioni, nel sostenere l’opportunità di vaccinare in maniera prioritaria tutto il personale della scuola per consentire al più presto possibile la riapertura in sicurezza dell’attività didattica in presenza anche per il 100 per 100 degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.