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Approvato il Bilancio di Previsione 2022

Giudicare un atto così complesso come il Bilancio di previsione 2022 e pluriennale al 2024 della nostra Regione è operazione sicuramente complicata dal punto di vista amministrativo e politico. Ma devo subito sottolineare come, al di là delle singole voci, a mio avviso mi appare totalmente condivisibile l’impianto generale della manovra, così come le priorità individuate.

 

Occorre lavorare perché la nostra azioni e le nostre decisioni si traducano in benefici reali e concreti per cittadini, imprese e famiglie. In particolare, per i giovani e per le donne, che più hanno subito gli effetti della crisi seguita all’emergenza sanitaria. In questa direzione, bene che la pressione fiscale non venga aumentata e bene concentrarsi prioritariamente nella programmazione dei Fondi Europei 2021-2027 e nell’utilizzare al meglio le risorse del PNRR messe a disposizione delle Regioni.

 

Mantenere inalterata la spesa sociale e incentivare le politiche d’investimento (da realizzare prevalentemente in autofinanziamento) sono altre due milestone di questa manovra che credo meritino apprezzamento.

 

LA SANITÀ PRIMA DI TUTTO

 

D’altronde, al di là delle più ottimistiche previsioni, appare evidente che anche il 2022 sarà caratterizzato dal contrasto alla diffusione della pandemia in atto, che oltre ad avere ripercussioni sanitarie fortunatamente meno gravi grazie alla alta percentuale dei vaccinati nella nostra Regione, continua a destare preoccupazioni.

 

Investire quindi tanto e se possibile ancora di più nella nostra sanità significa quindi non solo tutelare i cittadini dal rischio di un virus che continua a poter essere letale per i più fragili, ma significa soprattutto rendere solida la ripresa anche dal punto di vista economico, evitando altre chiusure e limitazioni, e creando così le migliori condizioni possibili per gli anni a venire.

 

Bene, quindi, gli 800 milioni di euro in più per rafforzare i servizi di cura e rete territoriale e i complessivi 9,8 miliardi destinati a far funzionare sempre meglio un sistema sanitario che moltissime altre Regioni ci invidiano. Si tratta di oltre il 76% del totale delle spese regionali. Una percentuale che ben descrive la centralità di questo tema nella vita politica e di tutti i cittadini.

 

PRESSIONE FISCALE INVARIATA

 

Altro aspetto che trovo molto importante – anche alla luce delle difficoltà generalizzate che tante famiglie stanno affrontando – è che questa manovra lascia invariate le tasse regionali (peraltro per il settimo anno consecutivo).

 

Anzi, il carico fiscale diminuisce, grazie alla conferma di diverse misure che comportano risparmi per i cittadini. Penso ad esempio all’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio a carico; al taglio dell’Irap per imprese e attività economiche nei comuni montani; ai bus e treni regionali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni con Isee familiare inferiore ai 30mila euro; all’abbattimento delle rette dei nidi.

 

Si tratta, badate bene, di una misura tutt’altro che banale e scontata. Basti pensare alle spese straordinarie per la gestione dell’emergenza sanitaria e al fatto che nel corso del 2020 le minori entrate rispetto al periodo pre-covid sono state ingenti, ben 156 milioni in meno, solo in parte coperte dalle risorse statali. E che anche nel 2021 si sono registrate minori entrate, sebbene per un importo inferiore, pari a 44 milioni in meno.

 

CONTINUIAMO A INVESTIRE

 

Governare con lungimiranza significa senza dubbio investire. E la nostra Regione lo farà in modo oculato e ingente.  La manovra, infatti, prevede nel prossimo triennio una spesa per investimenti pari a 1,8 miliardi di euro, dei quali ben 817 milioni nel 2022.

 

Una accelerata davvero importante per rendere strutturale la ripresa, proprio ora che stiamo entrando nel vivo di una fase cruciale di massicci investimenti pubblici grazie al PNRR e alla nuova programmazione dei fondi europei 2021-27.

 

Sanità e welfare, transizione ecologica e digitale, imprese e lavoro, scuola e università, difesa del suolo e messa in sicurezza del territorio, turismo, cultura, sport. Nessuno dei settori chiave sarà lasciato indietro. Sottolineo in particolare lo sforzo relativo allo sport, con la prosecuzione del piano regionale di riqualificazione dell’impiantistica: 5,7 milioni di euro per finanziare nuovi interventi di ristrutturazione di palestre, piscine, spazi verdi, piste di atletica, strutture polifunzionali per ogni disciplina, a cui va aggiunta la quota di cofinanziamento di Comuni e privati.

 

Il Bilancio 2022-2024, oltre a confermare le politiche culturali attuate fino ad oggi, torna a prevedere fondi per investimenti nei contenitori culturali del nostro territorio regionale: stanziati infatti 5 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione di spazi ed edifici.

 

Altri progetti che ci proiettano nel futuro sono quello legato alla transizione digitale, con i 35 milioni di euro per il completamento del Tecnopolo di Bologna, nell’ambito dell’Emilia-Romagna Data Valley, e i quasi 3 milioni di euro alla Wi-fi sulla Costa e al rafforzamento della rete di telefonia in montagna.

 

Come peraltro chiede a gran voce il nostro vitale tessuto imprenditoriale, bene anche il progetto relativo all’attrazione di talenti: sono state stanziate infatti risorse per realizzare un campus post-universitario per accogliere in Emilia-Romagna ragazze e ragazzi italiani e non solo, in partnership con la Bologna Business School dell’Università di Bologna: l’investimento previsto sarà di 1,5 milioni di euro l’anno per un triennio. E proprio in questo ambito, collaborando ancora più fattivamente con le Associazioni imprenditoriali della nostra Regione, sono convinta che si potrà spingere ancora di più.

 

FOCUS CULTURA

 

Le politiche culturali dovranno avere a mio avviso un ruolo centrale. Le risorse stanziate dal bilancio per il prossimo triennio consentono la prosecuzione degli interventi mirati al perseguimento degli obiettivi di mandato: le industrie culturali e creative saranno uno dei driver di innovazione e sviluppo più rilevanti. Ecco perché proseguiranno le azioni mirate a creare in questo settore nuove imprese e nuova occupazione.

 

Cito solo, ad esempio, il settore cinematografico e audiovisivo, che potrà beneficare di un aumento di risorse per il Fondo di sostegno al la produzione, destinato a valorizzare il territorio regionale come luogo di accoglienza delle produzioni nazionali e ambiente favorevole alla crescita delle imprese locali.

 

Sono confermati anche per i prossimi anni gli interventi nel settore della promozione della cultura cinematografica, nell’impegno per i festival, nel sostegno alla Cineteca di Bologna, nella qualificazione del ruolo delle sale cinematografiche: tutto ciò grazie allo stanziamento nel triennio di risorse complessive per oltre 9,3 milioni di euro.

 

Per lo sviluppo del settore musicale si darà ulteriore impulso a progetti di alfabetizzazione musicale, produzione e promozione della musica contemporanea originale dal vivo, formazione e circuitazione di nuovi autori, sviluppo di reti e circuiti di locali di musica dal vivo per delle risorse complessive stanziate nel triennio di 6,3 milioni di euro.

 

A favore del teatro, della danza e del circo contemporaneo sono confermate risorse a sostegno dei più qualificati progetti di produzione, programmazione e promozione. Nel 2022 sarà inoltre sottoscritto un nuovo accordo triennale con il Ministero della Cultura per il consolidamento delle residenze artistiche. Per lo spettacolo sono state stanziate risorse nel triennio pari a oltre 35,5 milioni di euro.

 

ATER FONDAZIONE proseguirà il proprio impegno nel rafforzamento della rete dei teatri gestiti e del circuito multidisciplinare e svilupperà inoltre la funzione di sostegno alla circuitazione nazionale e internazionale delle migliori produzioni regionali grazie a uno stanziamento di 4,7 milioni di euro nel triennio.

 

Gli altri enti partecipati (ERT – Teatro Nazionale, Fondazione Toscanini e Fondazione della Danza) avranno l’opportunità di proseguire negli impegni produttivi con risorse nel triennio pari a 21,2 milioni di euro.

 

Le risorse stanziate nel triennio per Musei e Biblioteche sono pari a quasi 12 milioni di euro. L’organizzazione museale regionale dovrà trasformarsi in un sistema museale regionale costituito da comunità organizzate in reti o sistemi, con dimensioni e contenuti della cooperazione che siano espressione delle dinamiche territoriali. Le risorse saranno destinate a sviluppare la piattaforma di accreditamento garantendo il sostegno ai musei per l’adeguamento ai livelli uniformi di qualità del Sistema Museale Nazionale, oltre che a potenziare le attività di comunicazione anche attraverso i social media.

 

SERVIZI SOCIALI SEMPRE AL CENTRO

 

Viene poi confermato il rafforzamento delle politiche sociali realizzato nel corso della pandemia (74 milioni di euro dalla Regione, oltre ai finanziamenti statali ed europei): cito solo il Fondo Regionale per non Autosufficienza fra i più alti in Italia, con oltre mezzo miliardo di euro, grazie alla quota di cofinanziamento regionale di 89 milioni: una scelta netta che facciamo a favore dell’assistenza di persone con disabilità e non autosufficienti.

 

Un impegno forte che troverà nuova linfa anche attraverso il Fondo sociale regionale; il Fondo Affitti; il Fondo Nidi; il sostegno alle ASP; l’abbattimento barriere architettoniche; il sostegno ai parchi inclusivi e altre iniziative previste tramite il Fondo nazionale per la disabilità.

 

L’ATTUAZIONE DEL PNRR

 

Inizierà nel 2022 l’attuazione degli interventi previsti nel PNRR in particolare nella sanità, nella mobilità sostenibile e nell’edilizia popolare, in corso di definizione col Governo e con il rapporto costante coi territori.

 

A questo si aggiunge l’avvio della nuova programmazione comunitaria 2021-27, che la Giunta regionale ha già definito: oltre 2miliardi di euro, +780 rispetto al settennato precedente, a cui si aggiunge un nuovo pacchetto di investimenti con risorse regionali.

 

Proprio grazie all’approvazione e all’avvio dei Programmi operativi regionali (POR) legati a FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale), FSE (Fondo sociale europeo) e al biennio aggiuntivo del FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale si attiveranno per esempio interventi superiori a un miliardo di euro per il sostegno a investimenti pubblici, imprese, formazione e politiche attive per il lavoro in tutti i comparti.

 

SOSTEGNO ALLA RIPARTENZA

 

Occorre insistere con ogni attività e risorsa possibile per garantire sostegno alla ripresa dell’economia nel suo complesso, dalle PMI alle grandi imprese, dal turismo al commercio.

 

Grazie alla legge sull’attrattività per le grandi imprese saranno disponibili nel triennio oltre 40 milioni di euro. Verranno avviati bandi FESR 2022 per le PMI del valore di almeno 40 milioni di euro (dall’artigianato al commercio), con riserve e priorità per territori montani e le aree interne.

 

Sono inoltre previsti sostegni agli investimenti del settore alberghiero, il rafforzamento delle politiche di promozione turistica nazionali ed internazionali e sostegni alle politiche di internazionalizzazione con risorse regionali e fondi europei;

 

EQUILIBRIO TRA SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ

 

Lo sviluppo della viabilità e delle infrastrutture sarà decisivo per dare supporto alle attività economiche e anche per migliorare la mobilità regionale nel suo complesso: per la realizzazione della Cispadana sono stati stanziati 100 milioni di euro nel triennio.

 

Per la rete ferroviaria si registra un incremento dello stanziamento da 60 a 90 milioni per interventi di messa in sicurezza, elettrificazioni delle linee acquisto di materiale rotabile elettrico. Un investimento che va sicuramente nella direzione di incentivare una mobilità più sostenibile.

 

Proprio in tema di transizione ecologica, 5 milioni di euro vanno alle Unioni di Comuni per progetti green e digitali. Segnalo poi gli altri 20 milioni di euro destinati alla rigenerazione urbana e al recupero di spazi esistenti. Limitare il consumo di suolo è infatti un altro obiettivo assolutamente condivisibile.

 

Cito nello specifico il completamento dei progetti dei Comuni sostenuti dalla Regione legati al “bike to work”; il proseguimento del progetto di piantumazione di 4,5 milioni di alberi in 5 anni; le bonifiche e le politiche sui rifiuti per complessivi 16 milioni. Ma anche gli ingenti investimenti per la difesa del suolo, della costa e per la protezione civile, per complessivi 61,7 milioni di euro.